PERCHE’
Cosa
significa vivere?
E morire?
E crescere?
Perché nel
mondo si fa tanta retorica?
Perché tolta
la retorica non resta più niente?
Perché si è
così ipocriti?
E’ forse un
bisogno morale?
Perché esiste
il mondo?
Si è davvero
sicuri di credere in Dio?
O forse si
crede in Dio perché l’uomo ha bisogno di abbracciare qualcosa di
soprannaturale
per
combattere e vivere?
Che vita
conduciamo?
Perché non
siamo mai soddisfatti di ciò che abbiamo?
Perché
nascondiamo l’egoismo con l’ipocrisia?
Che senso ha
vivere così?
Perché
nascondiamo noi stessi dietro frasi banali e comportamenti non
nostri?
Cosa
cerchiamo noi dalla vita?
Perché
aiutiamo gli altri?
Forse per
apparire più altruisti di quanto in realtà non siamo?
Perché ci
meravigliamo per cose da nulla?
E’ bello
voler bene al mondo?
Perché non
viviamo…. Semplicemente…..
Perché molti
non riescono ad essere sinceri, neanche con loro stessi?
Siamo così
vigliacchi noi umani?
Perché tanti
cercano di apparire diversi da quello che sono ?
Perché mi
chiedo tutti questi perché?
***
Vivere…,
perché?
Morire…,
perché?
E tanti e
tanti altri perché
mi chiedo qui
sotto la
luna, le stelle…
Una lacrima.
Non è la mia,
non mi appartiene;
è del mio
cuore, del mio Io!
Non può
essere mia
Piccola
essere di un infinito universo…..
Uomo Io sono?
Si … forse…
chissà…!
Ma tutto si
spiegherà…
Quando SELUSI
verrà!
Carmen
Minutoli
Taurianova
- 04 gennaio 1979
Commento
dell’autrice: nel riprendere in
mano i fogli ingialliti dal tempo, odorosi di passato, e nel
trascrivere le parole che alla tenera età di ragazzina, avevo
scarabocchiato su quei fogli (uno di una vecchia agenda e l’altro
di un quaderno a righe di scuola), confesso di essermi commossa.
Nelle parole ritrovo quella ragazzina che nel pieno
dell’adolescenza si poneva tante domande sul senso della
vita ( avrò anticipato di tanti e tanti anni la trasmissione
del buon Bonolis attualmente in onda su Canale 5…), e poi nei pochi
versi avevo cercato anche delle risposte, affidando, da profonda
credente quale sono sempre stata, la spiegazione di tutto
all’entità superiore che avevo chiamato SELUSI ( confermando la
tendenza di tutti i ragazzi, sempre esistita, come adesso, ad
appioppare continuamente nomi nuovi e diversi a qualsiasi cosa;
citare DIO ( anche se mi riferivo senza dubbio a Lui) a 14 anni mi
sarà sembrato troppo conformista! A distanza di tutto questo
tempo, avendola oggi, una figlia di 14 anni, mi sembra di capire
di più i suoi discorsi, ( e quelli di molti adolescenti della
stessa età); tutte le domande ed i perché che pongono
continuamente….. e come se il tempo non fosse passato e vi sia una
contemporaneità che và oltre lo spazio, i luoghi, gli anni….
Esistono solo le persone, in una continuità disarmante ( i famosi
corsi e ricorsi….). Non vi dirò se ho trovato le risposte ai miei
innocenti e disincantati quesiti di allora….Ma certo tutto questo mi
emoziona.
Carmen
Minutoli
Roma, 18
gennaio 2007.
|